mercoledì 1 aprile 2009

CASA MIA PER PICCINA CHE TU SIA

La casa è un problema in molti paesi industrializzati. Non solo è difficile trovare un appartamento in affitto nelle grandi città, specialmente nei centri storici, ma è anche difficile comprarlo. Il motivo è sempre lo stesso: ci vogliono molti soldi. Ma noi italiani abbiamo risolto il problema. Non per niente siamo un popolo di santi, di navigatori, di artisti ecc. ecc. E inoltre siamo connazionali di Machiavelli ("il fine giustifica i mezzi").Perciò la casa ce la costruiamo lo stesso: ci compriamo un bel terreno agricolo (che costa meno), diciamo di voler costruire un ovile e invece tiriamo su 300 mq di villa ("tanto prima o poi arriva un bel condono edilizio") e quello che prima era fuorilegge diventa miracolosamente legittimo. E da abusivi diventiamo proprietari. Basta un po' di coraggio...e qualche funzionario pubblico (assessore, sindaco, presidente di provincia) che ha a cuore il benessere, e i voti, dei propri amministrati.Ma noi italiani abbiamo anche un'altra caratteristica unica al mondo: ci piacciono le cose belle! Non è colpa nostra. Siamo o no la patria di Raffaello, di Leonardo, di Canova? Siamo o no il paese del sole, del cielo e del mare? E non è forse vero che nel campo della moda e del design non abbiamo concorrenti?La casa, allora, la costruiamo in un bel posto, magari in mezzo al verde: i bambini hanno bisogno di respirare aria buona e, si sa, nessuno vuole bene ai figli come gli italiani! Tutto questo devono aver pensato le migliaia di persone che hanno deciso di andare ad abitare in una bella casetta costruita abusivamente in un posticino niente male: la Valle dei Templi di Agrigento, una zona che una legge del 1968 ha dichiarato non edificabile in quanto area archeologica. I più sensibili alle bellezze naturalistiche ed archeologiche - circa 2000 dei 5000 abusivi - hanno costruito proprio nella cosiddetta zona A, che la legge definisce di "inedificabilità assoluta" perché vicina ai grandi templi greci: qui sono ben 654 le case abusive! Una gioia per gli occhi e per l'anima. Basta aprire la finestra del salotto per gustare, assieme ai cannoli e al Marsala, la visione del Tempio della Concordia incorniciato dai mandorli in fiore.D'estate, poi, è comodissimo: in città il caldo è insopportabile, ma basta fare pochi chilometri per trovare pace e tranquillità nella proprietà dentro l'area archeologica (molte di queste abitazioni sono "seconde case" di agrigentini che solitamente vivono nella "prima casa" in città). Nel gennaio scorso le ruspe (protette da decine di militari) hanno abbattuto alcune case abusive, ed è quasi scoppiata la rivoluzione: grida di protesta, persone barricate dentro le abitazioni da abbattere, scontri tra abusivi e carabinieri. Dalla parte dei "rivoltosi" c'era il parroco della chiesa di Santa Rosa, anch'essa costruita abusivamente nella "zona A". E molta comprensione per le loro ragioni è stata espressa anche dal sindaco di Agrigento. Lui, infatti, conosce molto bene gli abitanti di questa zona "proibita": sua suocera, ottantenne, è proprietaria di una villa di 180 mq, circondata da palme e banani e costruita in cima a una collinetta, con davanti il mare e alle spalle i templi maestosi. Vi pare che il sindaco non conosce i vicini di casa di sua suocera? Sono sicura che lo spirito di iniziativa mostrato dagli agrigentini contagerà anche altri italiani. Personalmente, ve lo garantisco, seguirò il loro esempio.Lo so, non sarà facile costruire un villino vicino al "Giardino del lago", dentro Villa Borghese, ma ho ragioni serissime (le stesse degli abitanti della Valle dei Templi): sono stata sfrattata, non posso acquistare un appartamento perché a Roma i prezzi sono troppo alti, ho un bambino piccolo che ha bisogno di crescere in un ambiente favorevole, è a Roma che voglio vivere perché da (quasi)meridionale quale sono ho un profondo senso delle radici familiari. Tenete d'occhio i giornali, nei prossimi mesi!

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